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  • Immagine del redattoreAlfredo Spalletta

I punti di forza, talenti e competenze


I bisogni rappresentano la prima fase della Scienza di Sé in quanto tutti i comporta-

menti sono riconducibili alla soddisfazione di uno o più bisogni. Pertanto, acquisire consapevolezza di come ci comportiamo in relazione ai bisogni che desideriamo soddisfare ci permette di verificare l’esistenza di comportamenti alternativi a quelli esistenti che siano più sostenibili e che favoriscano il benessere a medio e lungo termine dell’individuo, dell’azienda e della collettività. L’obiettivo dello studio esperienziale sui bisogni è quello di raggiungere l’auto-realizzazione o il proprio potenziale più elevato.


I valori, a differenza dei bisogni che sono universali e accomunano tutti gli esseri

umani, sono unici e influenzano la nostre scelte, da quelle più semplici, come svolgere un compito di routine, a quelle più impattanti, come le decisioni strategiche che influenzeranno l’azienda nei prossimi cinque anni. Tutti noi siamo sotto una profonda influenza del condizionamento sociale, che ci spinge ad adottare valori comunemente accettati dagli ambienti che frequentiamo e ci forza ad abbandonare i veri valori che ci rendono unici. Così facendo, contribuiamo a creare un forte appiattimento dell’individuo a discapito della performance personale e aziendale. Riscoprire e coltivare i propri valori permette all’individuo e alla società di cui fa parte, di emergere enfatizzando i punti di forza e accrescendo la soddisfazione e la produttività.



I talenti e le competenze. Così come abbiamo sacrificato i valori personali a vantaggio di quelli ritenuti “accettabili” dalla società, allo stesso modo abbiamo abbandonato uno o più talenti in quanto considerati non “utili” o “conformi” o “appropriati” dalla collettività. Frequentemente, le persone confessano di aver lasciato da parte il proprio talento per la musica, l’arte, il gioco, ecc. in quanto non avrebbe contribuito a trovare un lavoro. La realtà è che grazie all’accettazione, lo stimolo e il supporto dei talenti individuali che le aziende hanno creato il loro successo, la loro vena innovativa e la loro unicità. Nel verificare le competenze apprese fin ora e quelle che verranno acquisite in futuro, viene prestata particolare attenzione all’allineamento di quest’ultime ai propri talenti. Una volta coscienti dei propri talenti, l’obiettivo è quello di alimentare competenze che possano mettere ancora più in risalto quei talenti per creare metodi competitivi supportati da “unique selling propositions”. Inoltre, il mancato allineamento tra talenti e competenze creerebbe, come spesso accade, uno scollamento tra i compiti che svolgiamo ogni giorno al lavoro e il contributo che potremmo dare all’organizzazione e a noi stessi nell’esprimere e mettere in pratica i propri talenti.

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